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Mafia: Dna, Veneto nel mirino dei clan per reinvestire denaro illecito

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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Le diverse indagini hanno attestato che i tradizionali sodalizi mafiosi tendono ad individuare il territorio veneto quale luogo di reinvestimento di attività illecite svolte in altre regioni: non solo attraverso l'acquisizione di beni immobili e cespiti aziendali da intestare a prestanomi incensurati, ma anche con il diretto investimento in specifici comparti del mercato (edilizia, lavori pubblici, ecc.)". E' quanto evidenzia la Direzione nazionale antimafia nella Relazione Annuale sull'attività svolta. Le realta' criminali in Veneto, anche in forma organizzata, non presentano pero' caratteristiche tipiche dei clan mafiosi tradizionali. Nelle province della regione, sottolinea la Dda, non e' stata nemmeno rilevata presenza di elementi vicini alla 'ndrangheta e alla camorra. Per la Dna, "il peggioramento delle condizioni economiche", e il "fallimento di aziende e imprese anche di consistenti dimensioni", determina la creazione di un "humus particolarmente favorevole per l'infiltrazione di capitali e interessi illeciti, alla famelica ricerca di mercati da conquistare e attività da rilevare, per ripulire e reinvestire i proventi di svariate condotte criminali". (segue)

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