Mafia: Dna, Veneto nel mirino dei clan per reinvestire denaro illecito (2)
(Adnkronos) - "Da un lato -spiega la Relazione della Dna- in termini generali può affermarsi l'inesistenza di organizzazioni strutturate sul territorio: il famigerato sodalizio denominato "Mala del Brenta" risulta ampiamente disarticolato e i numerosi gruppi dediti alla commissione, anche in forma organizzata, di delitti in materia di sostanze stupefacenti, non presentano le caratteristiche tipiche dei clan mafiosi tradizionali. Nondimeno, è stata rilevata la presenza, in siffatti gruppi, di elementi vicini alla criminalità organizzata campana e calabrese". "I traffici illeciti di droghe (ma anche di armi e di sostanze esplodenti) -rimarca la Relazione- il contrabbando di merci, il favoreggiamento all'immigrazione clandestina, la clonazione delle carte di credito, le truffe e i cosiddetti reati predatori sono divenuti appannaggio soprattutto di organizzazioni criminali di matrice straniera".