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Roma: processo a mafia di Ostia, interrogato pentito Spatuzza

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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Gaspare Spatuzza, pentito di mafia, ha deposto oggi in collegamento audio nel processo che vede imputate a Roma per fatti di mafia 51 persone. Sono i componenti delle famiglie Triassi e Fasciani, operanti lungo il litorale romano e finiti in carcere alcuni mesi fa. Spatuzza rispondendo alle domande del pubblico ministero Ilaria Calò per oltre un'ora ha rievocato fatti del passato a cominciare dalla metà degli anni '90, ricordando che i due clan erano in sostanza i dominatori del litorale della Capitale. Davanti ai giudici della III Corte d'Assise il pentito ha ricordato tra i tanti episodi che nel 1995, quando era reggente e capo del mandamento di Brancaccio a Palermo, fu mandato in missione a Roma con un preciso compito: scovare e uccidere i pentiti di mafia. Nella Capitale prese i contatti necessari per raccogliere le informazioni che gli servivano. Fu un corleonese a confermagli che i Triassi erano potenti e tra coloro che dovevano essere eliminati. Ma il progetto non fu portato a termine quando si accertò che i componenti di questo clan erano collegati con la potentissima famiglia dei Caruana-Cuntrera. La Procura della Repubblica di Roma, che ha portato avanti la complessa inchiesta conclusasi con l'arresto delle 51 persone nello scorso luglio, è convinta che tra i Triassi e il clan Fasciani venne sottoscritto un accordo di non belligeranza per la spartizione del territorio e per portare avanti gli affari di ciascun clan senza interferenze.

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