Criminalita': Gdf, in Campania preoccupante ripresa contrabbando sigarette (2)
(Adnkronos) - I locali utilizzati per lo stoccaggio risultano essere i più disparati: si va dai box auto riempiti fino al tetto, a strutture di ampie dimensioni ubicate in zone agricole, lontano da occhi indiscreti, mentre, in alcune zone cittadine, continuano ad essere impiegati i classici sottoscala. Dalle indagini è emerso inoltre un "costante incremento dei flussi illegali, ora provenienti soprattutto via mare a mezzo container dalla Cina e dalla Grecia, nonché, via terra, dalla Moldavia, dalla Bulgaria e dall'Ucraina, questi ultimi ad opera di soggetti originari dell'Europa dell'est, connessi ad elementi appartenenti alle storiche 'paranze' napoletane, alcuni dei quali stabilitisi in tali Paesi". Altrettanto decisa anche la repressione dei fenomeni di minuta vendita, in forte incremento specie nei quartieri napoletani di Miano, Capodimonte, Secondigliano, oltre alla cosiddetta zona dei Ponti Rossi. Nel corso del 2013 sono stati identificati e denunciati 1350 contrabbandieri (18,52% in più, rispetto al 2012), sorpresi a gestire le note 'bancarelle', e sottratte allo smercio al minuto circa 3,3 ton. di Tle (tabacchi lavorati esteri) di contrabbando. Notevoli i riflessi sull'economia e sul gettito fiscale: secondo le stime dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), il commercio illecito di sigarette causa ogni anno perdite finanziarie pari ad oltre 10 miliardi di euro al bilancio dell'Unione europea e dei suoi Stati membri. In proposito, da un recente studio della Nomisma emerge che il valore delle vendite di prodotti da fumo in Italia, nel 2011, ammonta a 18,9 miliardi di euro, generando entrate fiscali pari a circa 14,2 miliardi di euro (oltre il 7% del gettito totale derivante dalle imposte indirette). I tributi statali evasi, nel 2013, in questo settore, accertati dai soli reparti dipendenti dal Comando regionale Campania della Guardia di Finanza ammontano ad oltre 4,6 milioni di euro.