Bari: processo a presunti usurai, condanne in primo grado fino a 6 anni e mezzo
Bari, 22 feb. (Adnkronos) - A distanza di meno di un anno dal blitz antiusura condotto nell'aprile 2013 dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari che consenti' di disarticolare un gruppo criminale, dedito all'usura ed alle estorsioni commesse, con l'aggravante del metodo mafioso, ai danni di tre imprenditori baresi, sono state emesse cinque condanne per altrettante presunti responsabili (uno di loro e' deceduto) una prima sentenza di condanna. I destinatari dei provvedimenti, a vario titolo, per usura ed estorsione vanno dai 43 ai 75 anni e le pene dai 5 fino ai 6 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al risarcimento del danno alle vittime e interdizione perpetua dai pubblici uffici. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, nacque dalla denuncia, verso la fine del 2012, di un imprenditore operante nel settore dell'energia alternativa, esasperato per le continue intimidazioni esercitate dagli aguzzini. Questi ultimi, a fronte di alcune somme di denaro prestate, avrebbero costretto la vittima a fornire, come garanzia, dei titoli di credito piu' volte rinnovati e rinegoziati con importi maggiorati e con l'applicazione di tassi mensili del 10% ed annuali fino al 133%. Di fronte all'impossibilita' di onorare le scadenze, per rendere credibili le loro richieste di pagamento, avrebbero minacciato l'usurato invitandolo a considerare la pericolosita' degli ambienti malavitosi, precisamente il clan Parisi, dai quali proveniva il danaro. La vittima in tutto avrebbe corrisposto la somma di 135mila euro, comprensiva degli interessi, a fronte di un finanziamento di 75mila euro. E' stata documentata l'attivita' estorsiva nei confronti di altri due imprenditori locali, costretti a riconoscere interessi del 60% e del 120% annui, ed e' stata sequestrata documentazione finanziaria ed assegni di provenienza illecita per 163mila euro.