Omicidio Verbano: Marino canta 'Bella Ciao' e promette 'casa memoria'/Il Punto (4)
(Adnkronos) - Nella concitazione della fuga i tre ragazzi lasciano un paio di occhiali da sole, un guinzaglio per cani e una pistola. Per terra viene poi trovato un bottone. Le indagini partono dalla testimonianza di un vicino, che dice di aver visto i tre ragazzi. Grazie alla sua testimonianza si ricostruisce un identikit. L'uomo aggiunge di aver visto il giorno prima quei tre parlare con Valerio. Versione in seguito ritrattata dallo stesso vicino che si scusa con il padre di Valerio. "Ho un figlio di 15 anni", gli dice al telefono. L'omicidio viene rivendicato piu' volte da diversi gruppi, tra cui il Gruppo Proletario Rivoluzionario e i Nar. Quella che piu' convince gli inquirenti, anche se smentita piu' volte dai Nar, e' la seconda rivendicazione. Al telefono qualcuno riferisce un dettaglio che non era ancora stato reso noto: Valerio e' stato ucciso con una calibro 38. Anche la prima telefonata, in cui viene riferito che Valerio Verbano sarebbe stato ucciso perche' accusato di essere una spia della polizia, viene smentita il giorno successivo dal Gruppo Proletario Rivoluzionario. Oltre alle diverse rivendicazioni, sono in molti, tra cui anche alcuni pentiti, a raccontare le loro verita' sull'omicidio, ma nessuna di queste trova riscontri e il caso rimane irrisolto. Gli ultimi elementi noti dell'inchiesta risalgono appunto a tre anni fa, quando due persone che all'epoca dei fatti gravitavano negli ambienti della destra romana, vengono iscritte nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario. Uno dei due risulta residente all'estero. Non un dettaglio vista la difficoltà di eseguire l'esame del dna su una persona che non vive più in Italia: l'elemento nelle mani degli investigatori è infatti il dna trovato sugli occhiali lasciati in casa di Verbano da uno dei ragazzi che lo hanno ucciso.