Cerca
Cerca
+

Medicina: 'stroke unit' e robot fisioterapisti armi contro ictus

default_image

  • a
  • a
  • a

Roma, 23 feb. (Adnkronos Salute) - Più centri d'eccellenza - le 'stroke unit - e impegno per ridare la possibilità di camminare ai pazienti, con l'aiuto dei robot fisioterapisti. Sono strumenti per contrastare l'ictus, la terza causa di morte nel mondo e principale responsabile della disabilità. Un evento che in Italia fa ancora paura: ogni anno sono circa 190 mila i nuovi casi. E se si riducono i decessi in fase acuta aumentano, però, i pazienti bisognosi di cure e assistenza nella fase di riabilitazione, visto il rapido invecchiamento della popolazione. La sfida per la medicina, quindi, è incoraggiare la prevenzione e fare di tutto per affilare le armi contro questo insidioso nemico. "La trombolisi in fase acuta nelle 'stroke unit' è l'ultima innovazione arrivata in questo campo. Ma i centri d'eccellenza scarseggiano", spiega all'Adnkronos Salute Stefano Paolucci, direttore Unità operativa 'F' della Fondazione S.Lucia-Irccs di Roma. Riconoscere prontamente i sintomi dell'ictus: disturbi del linguaggio, paralisi facciale, rapida perdita di forza in un braccio o in una gamba, è la prima mossa per intervenire immediatamente con il trattamento trombolitico endovenoso. (segue)

Dai blog