Mostre: Pordenone rende omaggio al pittore Angiolo d'Andrea (3)
(Adnkronos) - Furono numerose infatti -accanto alle commissioni per le decorazioni d'importanti architetture milanesi- le partecipazioni dell'artista friulano alle principali esposizioni del tempo: dall' 'Esposizione di Primavera' della Permanente del 1907, che segna il suo esordio, alle Esposizioni Nazionali di Brera, fino alla Biennale di Venezia del 1922, ove espone la grande tela 'Gratia plena', o alla Quadriennale di Torino che presenta, nell'anno successivo, il dipinto 'Paese di mare'. E' questo uno dei suoi suggestivi dipinti di paesaggio, spesso pervasi da una forte spiritualità immanente nel naturale o attenti a cogliere con partecipazione il dato naturale tra ambienti lacustri, campagna romana, vedute siciliane, monti e catene alpine: come Ombre di nubi del 1920 c., con il quale Angiolo vinse il Premio Chiesa all'esposizione presso la Galleria Pesaro del 1926, o Neve a Rauscedo, in cui il pittore immortala il paese natio, luogo ove egli aveva maturato i primi interessi all'arte, nel quale era solito tornare nel periodo estivo e ove si ritirerà nell'ultimo anno di vita. Aggiornato e integrato da nuovi testi e dalle opere inedite in mostra a Pordenone, il catalogo edito da Skira.L'allestimento, progettato da Luca Rolla e Alberto Bertini, accompagna il visitatore alla riscoperta delle opere dell'artista. La mostra è posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana, con il patrocinio del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.