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Festival: a Genova la globalizzazione e' nel piatto con 'I tempi del cibo'

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Roma, 6 apr. (Adnkronos) - La globalizzazione è approdata in tavola. Oltre ad essere un fenomeno economico è diventato un fatto gastronomico. A pensarla così è Donald Sassoon, professore di Storia comparata al Queen Mary College di Londra. "Non c'è dubbio -spiega all'Adnkronos- che ci troviamo di fronte ad una vera e propria globalizzazione dei gusti. Se guardiamo ai cibi che hanno invaso il mondo, partendo da quelli italiani, ci sono degli alimenti oramai internazionali: la pizza è mondiale, dal momento che si trova ovunque, a Tokyo come a Marrakech. Cinquanta o sessanta anni fa, la pizza era ancora qualcosa di speciale: a Milano, ad esempio, non c'erano tante pizzerie come ora". Sassoon, che ha studiato a lungo in Italia, curerà a Genova la quinta edizione di 'La storia in piazza'. Il Festival, a Palazzo Ducale dal 10 al 13 aprile, ha come tema 'I tempi del cibo'. Il programma prevede una ricca serie di incontri, conferenze, spettacoli, mostre e laboratori, che affronteranno il tema secondo diverse chiavi di lettura: da quella storica a quella sociologica, da quella geopolitica a quella culturale ed artistica. La globalizzazione gastronomica, sottolinea Sassoon, porta con sé delle profonde disuguaglianze: "Una persona su otto mangia troppo poco. La sottoalimentazione conduce all'impossibilita di liberarsi dalla povertà. Da una parte ci sono quelli che mangiano troppo e moriranno prima degli altri perché sono obesi. Dall'altra, ci sono molti paesi in cui la gente non mangia abbastanza", osserva Sassoon. (segue)

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