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Arte: Bibbiena ospita il quadro di Raffaello per commemorare il suo cardinale (2)

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(Adnkronos) - Inoltre sono previste visite al Palazzo Dovizi, fatto costruire nel 1498 per volontà della stessa famiglia Dovizi, presumibilmente su progetto dell'architetto Simone del Pollaiolo, detto Il Cronaca, ed al Santuario di Santa Maria del Sasso nel cui chiostro il cardinale è ritratto inginocchiato ed in preghiera davanti alla Vergine. Nella stessa chiesa è inoltre conservata una reliquia della Santa Croce (oggi custodita in un reliquiario risalente al XVIII secolo) e dono dello stesso Cardinal Dovizi. Da cornice all'evento, oltre le numerose opere d'arte sparse in chiese, Monasteri (come Camaldoli) e Santuari (come La Verna, Santa Maria del Sasso), ci sarà la natura-opera d'arte del Parco nazionale delle Foreste casentinesi, una distesa verde di rara bellezza. Al centro della mostra sarà il cardinal Dovizi, nato a Bibbiena il 4 agosto del 1470 da ser Francesco Dovizi e posto dal fratello di questi, già segretario alla corte del Magnifico, al servizio di Giovanni de' Medici, figlio del Magnifico, salito al soglio pontificio, col nome di Leone X, l'11 marzo del 1513, quasi in coincidenza con il ritorno della stirpe medicea nella città del giglio. Proprio da Leone X Bernardo verrà creato cardinale nello stesso anno 1513. Uomo dalla personalità complessa e versatile, il Dovizi fu una figura di grande spicco nell'ambito della politica leonina e partecipò agli avvenimenti principali della vita culturale italiana dell'inizio del XVI secolo, soggiornando presso le corti di Firenze, di Mantova e di Urbino. In queste città nell'una a contatto con l'ambiente mediceo, nelle altre in fruttuosa relazione con Pietro Bembo e Baldassare Castiglione, il cardinale apprese e fece propria la raffinata cultura umanistica del tempo. Nel concepire una mostra dedicata al Cardinal Bibbiena, non va inoltre sottovalutata la sua azione diplomatica, testimoniata da una ricca corrispondenza, nonché la sua formazione di scrittore, affidata alla vivace commedia "La Calandria", di cui quest'anno ricorre il cinquecentenario della prima messa in scena. Amico e committente di Raffaello, il Dovizi fu ritratto dallo stesso nel celebre quadro conservato a Firenze nella Galleria Palatina; proprio intorno a questo dipinto si svilupperà la mostra in oggetto.

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