Mostre: prima volta a Firenze per Jackson Pollock con 16 opere (2)
(Adnkronos) - Oltre ai sei cruciali disegni - eccezionalmente prestati dal Metropolitan Museum di New York e per la prima volta esposti in Italia - sono presenti alcuni dipinti e incisioni di Pollock concessi da musei internazionali e collezioni private: opere ancora giovanili degli anni Trenta, Panel with Four designs (1934 -1938, The Pollock Krasner Foundation, New York - per gentile concessione della Washburn Gallery, New York) e Square composition with horse (1937 - 1938, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma), dipinti degli anni Quaranta The water Bull (1946, Stedelijk Museum, Amsterdam) e Earth Worms (1946, Museum of Art di Tel Aviv) dove il suo stile più personale, nell'ambito dell'espressionismo astratto, si va definendo. Prestigiosi poi gli altri prestiti dalla Pollock Krasner Foundation. Una serie di straordinarie opere grafiche: due del secondo lustro degli anni Quaranta, dove i tratti dello stile di Pollock iniziano a definirsi in modo più maturo nel realizzare figure e segni destrutturanti la stessa composizione che animano - andando talvolta a creare quasi serrate ragnatele di tratti - e dove riferimenti a Michelangelo, in particolare in una delle incisioni con grovigli di segni di figure, sembrano ricondurre a quello di corpi della Battaglia dei centauri del Buonarroti; altrettanto significative le altre due opere grafiche degli anni Cinquanta, in cui, a seguire i più celebri drip painting, torna a farsi urgente la necessità di confronto tra l'azione espressiva e la comunicazione figurativa di volti e anatomie, simili a maschere o sculture frammentate, non più coperte dal diluvio di segni e sgocciolature. Infine, di notevole fascino, il dipinto Composition with Black Pouring di collezione Olnick-Spanu che Jackson Pollock teneva nel proprio studio con particolare affezione. Opera poi appartenuta a Hans Namut, il fotografo che con i suoi reportage del 1949 fece conoscere a tutti il modo di lavorare di Pollock. (segue)