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Mostre: fino al 26 ottobre l'Arte informale ad Aosta, da Burri a Shiraga (2)

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(Adnkronos) - L'esposizione evidenzia la centralità dell'investigazione europea, dedicando anche ampio spazio a quella declinazione dell'informale caratterizzata dalla dissoluzione della "figura" (come è testimoniato dall'esperienza CoBrA) e da originali evoluzioni di esperienze concettuali (come nei casi di Novelli o di Bendini). Le opere in mostra presentano una precisa testimonianza dell'arte del dopoguerra, contrassegnata dalla consapevolezza della natura effimera e priva di certezze del presente: essa si traduce in una frustrazione della visione, frutto di un primato che viene riconosciuto al gesto espressivo, alle dinamiche del segno e della materia. Rivoluzione del gesto e poetica del colore e della materia sembrano i veicoli originali cui affidare la creazione artistica, specie attraverso il mezzo della pittura. Automatismi psichici di matrice surrealista e attenzione per le varianti delle filosofie dell'esistenza vanno a comporre quel singolare organismo artistico e culturale che solitamente viene definito Informale. (segue)

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