Musei: Hou Hanru, Maxxi sara' luogo di ricerca e laboratorio per menti pensanti (3)
(Adnkronos) - Un contratto firmato per 4 anni, ma rinnovabile per altri 5, 4mila euro al mese di stipendio per Hou Hanru, che vanta consulenze tra l'altro in numerose istituzioni internazionali, tra cui 'Walker art center' di Minneapolis e 'Solomon R. Guggenheim Museum' di New York, e che, come ha ricordato il presidente del Maxxi, Giovanna Melandri, sara' nello spazio di via Guido Reni a partire dal prossimo dicembre con due puntate ad ottobre e novembre. "Si tratta di un compenso dignitoso, quello nei confronti di Hou Hanru -ha sottolineato Melandri- ma non paragonabile a cio' che percepiscono analoghi direttori di analoghe istituzioni internazionali, ma soprattutto non paragonabile a quello che lui prendeva prima". A proposito dell'internazionalita' del Maxxi il nuovo direttore ha poi spiegato che "non bisogna solo aprire frontiere, far circolare liberamente persone e creativita', ma fotografare una realta' in progress, che cambia in continuazione confrontandola con la nostra storia. L'internazionalita' -ha spiegato ancora- deve essere anche nei rapporti interpersonali, nel dialogo, nel dibattito". E sulla sua personale storia Hou Hanru ha aggiunto: "Nasco in un momento particolare della storia del mio Paese, durante la rivoluzione culturale. La Cina copriva l'Occidente e nuovi mondi, ma quel processo di apertura non e' stato poi cosi' positivo si sono perse le radici con il proprio passato e le proprie tradizioni". Ed ha poi proseguito: "quello che mi porto dentro, dalla mia formazione, e' l'arte come messaggio sociale, con divisione di menti e forze creative. In fondo l'arte ci aiuta a dare un senso alla vita, non solo come valore estetico, aiuta a diventare migliori". Sul ruolo dei privati nelle istituzioni Hou Hanru ha poi idee molto chiare: "Sono favorevole all'entrata dei privati nelle istituzioni -ha detto- un impegno, una responsabilita', un 'contributo' nei confronti della propria citta' come cittadini. Anche se, a mio avviso, bisognerebbe rivedere, ripensare la legislazione legata alle istituzioni culturali. Ma attenzione -ha concluso il neo direttore del Maxxi- alle esagerazioni, alle speculazioni economiche, finanziarie, artistiche".