Mostre: Guardia di Finanza in Toscana, da Leopoldo II ai giorni nostri
Firenze, 16 feb. - (Adnkronos) - È del 1840 la Sovrana risoluzione del Granduca Leopoldo II che istituì in Toscana la Real Guardia di Finanza con il compito di ostacolare il contrabbando, controllare il pagamento di imposte e tasse su sale, tabacco, valori bollati, carte da gioco. Il corpo, con l'Unità d'Italia, entrò a far parte del Corpo dei Doganieri del Regno d'Italia, che poi divenne nel 1881 la Regia Guardia di Finanza. Sono le prime tappe della storia documentata dalla mostra 'La guardia di finanza in Toscana: da Leopoldo ad oggi", che sarà inaugurata domani, lunedi 17 febbraio, alle ore 16, a Firenze, in Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale, e che si inserisce tra le iniziative della Festa della Toscana. Sarà il presidente del Consiglio regionale, Alberto Monaci, con i vicepresidenti Roberto Benedetti e Giuliano Fedeli, a ricevere il comandante generale della Guardia di finanza, generale di corpo d'armata Saverio Capolupo, accompagnato dal comandante interregionale, generale di corpo d'armata Michele Adinolfi e dal comandante regionale, generale di divisione Giuseppe Vicanolo. Il taglio del nastro sarà preceduto da una breve conferenza, che illustrerà le tre sezioni tematiche della mostra: quella sulle "Origini della Guardia di Finanza in Toscana"; la sezione relativa al periodo della seconda Guerra Mondiale ed in particolare alla "Guerra di Liberazione"; e quella intitolata "La Guardia di Finanza 2.0 - moderno Corpo di Polizia economico-finanziaria". Gli interventi saaranno affidati a Loredana Maccabruni dell'Archivio di stato di Firenze sulle origini della Guardia di finanza in Toscana, di Paolo Mencarelli dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana sulla Guardia di Finanza e la Liberazione di Firenze e del presidente del Museo storico della Guardia di Finanza, generale di corpo d'armata Luciano Luciani, sulla lotta ai traffici illeciti internazionali.