Adecco, il 67,7% dei candidati non ha mai sentito parlare di 'lavoro agile'
Roma, 17 feb. (Labitalia) - Il 67,7% dei candidati lavoratori dichiara di non aver mai sentito parlare di 'lavoro agile', così come il 28% dei recruiter e Hr manager. Lo smart working, che è inteso dagli intervistati principalmente come flessibilità di luogo e di orario di lavoro, d'altra parte, è presente in un'azienda su 2. E' quanto emerge da un'indagine realizzata da Adecco, 'Work Trends Study', per fotografare tra l'altro il fenomeno dello smart working, alla vigilia della 'Giornata del lavoro agile' che si celebra domani. Tra i lavoratori, sebbene ancora poco consapevoli del fenomeno, lo smart working sarebbe molto gradito: più della metà di loro, infatti, vorrebbe poter lavorare da fuori ufficio al fine di un migliore work life balance e di una maggiore possibilità di gestirsi in autonomia. Tuttavia, le imprese ritengono che lo smart working sia di difficile diffusione prevalentemente a causa della struttura e dell'organizzazione delle aziende (59,4%) e di una mancanza di investimenti nella gestione del cambiamento (51%). “E' evidente che in Italia - commenta Andrea Malacrida, Ceo di Adecco Italia - rimane un gap culturale e di comunicazione relativo ai temi delle nuove modalità di lavoro, nonostante l'approvazione del nuovo ddl sul lavoro agile". "E' necessario muoversi tempestivamente e trasmettere con maggiore efficacia, attraverso attività di comunicazione e sensibilizzazione, le potenzialità dello smart working per essere competitivi e allineare l'Italia a standard internazionali", sottolinea. "Come Adecco - conclude Malacrida - ci impegniamo quotidianamente nel fare cultura e supportare le imprese nei cambiamenti che devono fronteggiare per dare sempre più spazio alle nuove forme di lavoro”.