Marche: Regione, intesa per rafforzare distretto legno e arredo
Ancona, 29 mar. (Labitalia) - Promuovere il rinnovamento del distretto del legno e arredo delle Marche puntando su modalità nuove di vivere la casa: una progettazione strategica del 'sistema abitare' da attuare nell'ambito delle politiche industriali nazionali. E' quanto prevede l'accordo siglato dalla Regione Marche con Confindustria Marche e FederLegno Arredo, con il supporto del Centro tecnologico Cosmob. L'intesa delinea strategie a medio e lungo termine di innovazione, qualificazione e internazionalizzazione dei prodotti, a sostegno del settore arredamento, che sta vivendo una situazione di crisi nazionale e regionale, particolarmente avvertita nel territorio pesarese. Strategie che potranno delineare un nuovo modello d'intervento da proporre anche all'attenzione della Conferenza delle Regioni, nell'ambito della quale le Marche coordinano la commissione Attività produttive. Il piano di azione pluriennale, in cui si articolerà il progetto strategico Abitare, punta a rafforzare il collegamento tra le istituzioni europee, nazionali e regionali; aumentare la capacità di accesso e di utilizzo dei fondi europei (in particolare quelli dell'innovazione); potenziare la filiera legno-arredo; aggregare in rete le piccole e medie imprese; rafforzare la presenza sui mercati internazionali (in particolare gli emergenti). Settori privilegiati d'intervento saranno quelli del marketing, della ricerca e innovazione, della certificazione e della formazione. Il progetto verrà sviluppato dalla Regione nell'ambito della programmazione Por Fesr e Fse 2014-2020, sviluppando prodotti nuovi e processi produttivi innovativi. L'assessore alle Attività produttive e internazionalizzazione, Emanuela Bora, ha evidenziato come l'accordo sottolinei “la volontà politica della giunta regionale di puntare su un settore di eccellenza della manifattura marchigiana". "E' un accordo pilota, siamo la prima regione ad averlo sottoscritto. Ha un valore strategico, perché l'obiettivo è quello di rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese del comparto, tra i più significativi della manifattura regionale”, ha detto. “La difesa del nostro sistema manifatturiero -hanno sottolineato i rappresentanti di FederlegnoArredo Alberto Scavolini, consigliere incaricato del gruppo cucine, e Sebastiano Cerullo, vicedirettore- va fondata prioritariamente sul suo rinnovamento o, meglio, sul potenziamento delle opportunità di innovazione e internazionalizzazione da offrire alle imprese". "La Regione Marche -hanno ricordato- tramite il progetto strategico del sistema abitare, che ha come obiettivo il sostegno alla realizzazione e commercializzazione di collezioni innovative nei settori del made in Italy, in cui sono recepite le linee di politica industriale condivise anche con la Federazione, pone concretamente le basi per un lavoro comune. Occorre adesso fare massa critica, in modo da sfruttare al massimo questa opportunità”. Scavolini ha poi parlato di “inizio di un percorso felice tra le imprese e la nostra Regione: finalmente c'è una risposta alla domanda di quello che la politica può fare per le imprese”. Il presidente di Confindustria Marche, Bruno Bucciarelli, ha sottolineato “il carattere innovativo del protocollo di intesa sottoscritto oggi per promuovere azioni comuni e convergenti, nazionali e regionali, finalizzate alla crescita e allo sviluppo del settore del legno e del mobile, che potranno diventare una best practice nazionale, vista anche la titolarità della Regione Marche della commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni". "L'obiettivo -ha aggiunto- è di prevedere un piano strategico e azioni pluriennali, alimentate anche dai fondi strutturali, nonché da azioni sinergiche fra i vari firmatari del protocollo, ivi comprese le associazioni territoriali e le imprese del settore, fortemente rappresentate nel nostro territorio. Per consolidare e rafforzare la crescita è necessario intensificare le azioni di spinta alla ripresa e alla competitività delle imprese". L'esigenza di sostenere il settore Legno e Arredo nasce da uno scenario caratterizzato da una forte crisi che dura ormai da cinque anni. Dal 2007 il comparto ha registrato un calo dei consumi interni del 39,1% e una riduzione del fatturato del 33%. Il numero delle imprese attive è diminuito del 12,6% e quello degli addetti impiegati del 21,1%. Le esportazione hanno avuto una contrazione del 13,1%, anche se i marcati esteri rappresentano il principale sbocco delle vendite del settore. Una timida ripresa dell'export (+2,9%) si è avuta nel 2015. Il mobile italiano è apprezzato soprattutto in Europa, con conseguenti possibilità di sviluppo nel resto del mondo. Le Marche sono la sesta regione in Italia per l'esportazione del mobile. Tra le prime trenta aziende nazionali del comparto, cinque sono storicamente insediate nelle Marche, con sedi operative sul territorio. A fine 2015, le imprese attive marchigiane dell'industria del legno erano 2.588 (13% delle manifatturiere, con il 19,5% degli occupati nel manifatturiero). Le produzioni del settore legno e arredo rappresentano il 5% delle esportazioni marchigiane: nel 2014 hanno avuto una flessione del 5,1%, mentre nel 2015 hanno conseguito un +9,1%.