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Syngenta, trovare soluzioni a sfide ambientali sociali ed economiche

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AdnKronos
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Milano, 16 ott. (Labitalia) - Migliorare ulteriormente i metodi di coltivazione e protezione dei raccolti e a trovare soluzioni volte a rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche, sempre più interconnesse. Questo l'obiettivo di Syngenta, una delle principali aziende mondiali del settore agricolo, che ha deciso di accelerare i propri programmi di innovazione per rispondere sia alle crescenti sfide che gli agricoltori sono chiamati ad affrontare nel mondo, sia al cambio di prospettiva della società civile. Quest'anno ha promosso l'iniziativa, Road to world food day 2019, pensata in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione 2019 (World food day), ricorrenza che si celebra ogni anno il 16 ottobre per ricordare l'anniversario della data di fondazione della Fao, nel 1945. La campagna di quest'anno, in particolare, richiama l'attenzione di tutti i settori affinché tutti abbiano accesso a diete sane e sostenibili e, al tempo stesso, chiede a tutti di iniziare a riflettere su ciò che mangiamo. "L'agricoltura - dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia - è sotto pressione. Dobbiamo coltivare più cibo per una popolazione in rapida crescita, utilizzando risorse naturali e ambientali in continua erosione. La nostra ambizione è quella di contribuire a alla maggiore sicurezza alimentare un mondo sempre più popoloso in modo ecosostenibile, dando il via a un cambiamento globale nella produttività delle aziende agricole. Noi vogliamo avere un impatto profondo, duraturo e positivo sugli agricoltori e sulle comunità rurali che assicurano la sicurezza alimentare mondiale e la sostenibilità a lungo termine del nostro pianeta". "Per questo motivo - sottolinea - abbiamo scelto di accelerare ancora di più i nostri programmi di innovazione per rispondere sia alle crescenti sfide che gli agricoltori sono chiamati ad affrontare nel mondo, sia al cambio di prospettiva della società civile. Il nuovo approccio punta a migliorare ulteriormente i metodi di coltivazione e protezione dei raccolti e a trovare soluzioni volte a rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche, sempre più interconnesse". "Metteremo la nostra capacità d'innovazione - assicura Vanelli - sempre più al servizio delle aziende agricole, per aiutarle ad affrontare i cambiamenti climatici e adattarsi alle istanze dei consumatori tra cui, ad esempio, la riduzione di emissioni di carbonio e l'inversione di rotta nel processo di erosione del suolo e nella perdita di biodiversità". "Molti punti - continua - del nostro The good growth plan sono in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Uno degli impegni che abbiamo preso entro il 2020 consiste nell'aumentare la produttività media delle colture più importanti del mondo almeno del 20%, senza utilizzare più suolo, acqua e prodotti per l'agricoltura. A fine 2018 siamo arrivati ad un aumento medio del 13%". "Abbiamo deciso - precisa - di migliorare la fertilità di almeno 10 milioni di ettari di terreno agricolo a rischio degrado. Nel 2018 abbiamo già superato l'obiettivo (10,8 milioni) che ci eravamo preposti, infatti abbiamo preservato un'area delle dimensioni del Guatemala. Un altro punto punta ad arricchire la biodiversità di almeno 5 milioni di ettari a livello globale. Nel 2018 avevano già beneficiato di un incremento di biodiversità grazie al nostro impegno 6,8 milioni di ettari".

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