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Ansaldo Nucleare, creatura italiana che fa affari all'estero

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La società di cui Adinolfi è amministratore delegato, fa parte del gruppo Finmeccanica ed tra le più importanti nel settore delle energie nucleari

Pruneddu Pietro
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Roberto Adinolfi, l'uomo gambizzato a Genova, è l'amministratore delegato della Ansaldo Nucleare. L'azienda nacque nel 1989 ed è il frutto della fusione tra Ansaldo Meccanico Nucleare e Nira (l'azienda che doveva sviluppare in Italia i reattori nucleari prima che il referendum bloccasse questa scelta energetica per il Paese). Dieci anni dopo venne incorporata da Ansaldo energia, di cui ancora oggi è una costola. La sede è sempre rimasta a Genova, ma il gruppo opera soprattutto all'estero. Uffici in Slovacchia e Romania, partecipazioni in Francia tramite la Nns. All'estero la società si appoggia anche alle sedi delle capogruppo, Ansaldo Energia e Finmeccanica. Colosso energetico - Ansaldo Nucleare attualmente è specializzata nella fornitura di nuove centrali nucleari e nella gestione delle scorie radioattive. Negli ultimi anni ha collaborato alla realizzazione di impianti in Cina, Slovacchia, Romania, Argentina, Ucraina e Francia. I ricavi della produzione nel 2011 sono di 44,6 milioni di euro con un utile di 500 mila euro. I dipendenti sono 209. La società fa parte della Ansaldo Energia, colosso del gruppo Finmeccanica, che ha fatturato 1,2 miliardi di euro nel 2011. Quasi tremila dipendenti e un consiglio di amministrazione composto dall'amministratore delegato Giuseppe Zampini e dal presidente Francesco Giuliani. Al vertice di Ansaldo Nucelare, invece, siede l'amministratore delegato Roberto Adinolfi, l'uomo ferito in mattinata a Genova.    

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