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Francoforte fa cadere le borseRiscoppia l'odio anti-tedesco

Matteo Legnani
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Silenzio, parla la Bundesbank. E' quello che è successo ieri, quando la banca centrale tedesca è entrata a gamba tesa suo governatore della banca centrale europea Mario Draghi causando portando in negativo pressochè tutte le borse del continente. Cosa aveva fatto Draghi? In mattinata, aveva ipotizzato  che la Bce potesse acquistare i bond dei paesi in crisi, con l'obiettivo di calmierare gli spread. Un'ipotesi non nuova, ma la cui necessità ieri Draghi era tornato a ribadire. Il meccanismo prevede che la Bce possa intervenire in aiuto solo di quei paesi che sono in linea con gli impegni di riforma sottoscritti e solo in caso di superamento di un certo livello di spread. Le borse avevano mostrato di apprezzare, aprendo tutte in rialzo e poi mantenendo il segno positivo. Senonchè, da Francoforte arrivava il "nein" della Bundesbank. A metà giornata la banca nazionale tedesca criticava la proposta di Draghi sull'acquisto di titoli di Stato della zona euro, che - spiegano da Francoforte - "implicherebbe considerevoli rischi per la stabilità".  e le borse viravano tutte sul rosso (Piazza Affari ha poi chiuso intorno al -1%, Madrid a -1,2%, Londra lo 0,48 e Parigi lo 0,2). Posto che non si capisce con quale diritto la Bundesbank intervenga a commentare le dichiarazioni della Bce (della quale è azionista al 28% e quindi non con una quota di controllo), l'uscita è stata bollata dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera come "disturbo che non fa merito a chi parla". E c'è da chiedersi che partita stiano giocando Francoforte e la sua sponda politica a Berlino. Perchè, se è vero che la germania sta guadagnando assai da spread elevati tra i suoi titoli di Stato e quelli di molti altri paesi della zona euro, le banche tedesche hanno 200 miliardi di euro investiti in Grecia e l'export tedesco verso il nostro Paese è valutato in 61 miliardi di euro annui e un crollo della zona euro (con l'uscita di uno o più soggetti nazionali dalla moneta unica) avrebbe effetti devastanti in primis proprio sull'economia e sulla finanza del Paese guidato da Angela Merkel. 

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