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Per scalare il "Corriere della Sera" si vende gli occhiali (che valgono 120 mln)

Diego Della Valle

L'imprenditore marchigiano mette sul mercato il 72% del capitale di Marcolin: trattative per cedere il controllo al fondo Pai

Andrea Tempestini
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  di Nino Sunseri Diego Della Valle ha messo in vendita Marcolin: la più piccola fra le big italiane (e quindi mondiali) dell'occhialeria. Ieri la conferma ufficiale da parte della società dopo le indiscrezioni di Mf-Milano Finanza. Oltre al patron della Tod's, proprietario del 40,5%, sono in vendita le quote della famiglia fondatrice (20%) e dei principali azionisti:  Antonio Abete (figlio di Luigi, presidente di Bnl) al 10% e il patron della Diesel, Renzo Rosso, col 2%. A comprare, anche se ancora la comunicazione non è ufficiale, Pai Partners, fondo di private equity francese nato come Paribas Affaires Industrielles e poi rilevato dai manager nel 2002 in seguito alla fusione tra Bnp e Paribas.  La notizia ha fatto immediatamente impennare il titolo che alla fine ha chiuso a 4,83% con un rimbalzo del 6,2%. È probabile, a questo punto, che l'Opa venga lanciata ad un prezzo vicino ai 5 euro. Vuol dire che il patron della Tod's  incasserebbe per la sua quota circa 120 milioni. Una cifra più che sufficiente per finanziare l'eventuale scalata al Corriere della Sera. Attualmente, dalle indicazioni che circolano, ha speso una cinquantina di milioni per acquisire una quota vicina al 10% nella casa editrice. Con i nuovi mezzi ottenuti dalla cessione di Marcolin potrà condurre la sua offensiva con determinazione ancora maggiore. Tanto più che l'incursione nel mondo dell'occhialeria si è dimostrata un affare colossale. L'ingresso di Mr Tod's era avvenuto nel 2005 pagando le azioni 1,4 euro per azione. Esce dopo sette anni a un prezzo almeno tre volte maggiore. Certo Diego e Andrea avevano preso un bel rischio. Avevano trovato  un'azienda a corto di ossigeno e alle prese col mancato rinnovo della licenza di Dolce e Gabbana (sostituite poi dalle licenze non solo sui brand del gruppo Tod's ma anche da quelle dello stilista americano Tom Ford e del gruppo Diesel), ma ancora “piccola” rispetto ad altri concorrenti come Safilo o Luxottica. Ora escono con un ricco guadagno e la possibilità di tenere comunque un piede in questa attività. Facile immaginare, infatti, che la nuova proprietà si terrà ben strette le licenze portate in dote dalla vecchia proprietà. A lavorare per un ingresso di Pai in veste di nuovo azionista di riferimento sarebbe stato secondo indiscrezioni l'amministratore delegato e direttore generale di Marcolin, Giovanni Zoppas, in carica da inizio anno. Ora il testimone del futuro è nelle sue mani.  

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