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Cgia di Mestre, legge di stabilità: "Stangata da 2,5 miliardi"

Andrea Tempestini
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  I calcoli sulla legge di stabilità, la manovra mascherata del governo Monti, li ha fatti la puntualissima Cgia di Mestre. Il responso? La manovra correttiva sarà una mazzata per le famiglie italiane, una stangata da 2,5 miliardi di euro. La cifra risulta dalla riduzione dell'Irpef, dall'aumento dell'Iva e dal taglio delle deduzioni e detrazioni fiscali. Consumi reali - "Se teniamo conto che dall'inizio della crisi i senza lavoro sono aumentati di oltre 1 milione e 200mila persone - sottolinea la Cgia di Mestre -, i consumi reali delle famiglie sono scesi del 4,5%, i prezzi e le tariffe sono in costante crescita, con questa ulteriore stangata difficilmente il Paese reale riuscirà a trovare le risorse per rilanciare la domanda interna e quindi l`economia del Paese". Saldo negativo - L'associazione degli artigiani spiega che il carico fiscale si farà sentire nel 2014, ma il vantaggio che le misure porteranno alle famiglie nel 2013 è misero: il saldo sarà negativo e pari a 800 milioni di euro, e l'aggravio sarà dovuto principalmente all'aumento dell'Iva, che scatterà il 1° luglio del 2013. Secondo la Cgia di Mestre, infine, una volta che la legge di stabilità sarà a regime le tipologie familiari più penalizzate saranno soprattutto "gli 8 milioni di incapienti che rientrando nell'area di esenzione fiscale non godranno dei vantaggi economici legati dalla riduzione dell'Irpef e, in secondo luogo, i nuclei familiari con redditi superiori ai 50-60 mila euro".  

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