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Il fisco spierà i conti degli italiani ma soltanto dopo le elezioni

Il garante per la privacy chiede tempo: dati sensibili a rischio. E Monti passa la patata bollente al suo successore

Giulio Bucchi
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  di Antonio Castro Stressati, intimoriti, tartassati e pure controllati. Fin dentro al conto corrente. Gli italiani alle prese con la grande crisi - e la ramazzata fiscale - potranno tirare un respiro di sollievo, ma è roba di pochi mesi. Infatti il grande fratello fiscale che sarebbe dovuto andare a regime entro il 31 ottobre, potrebbe attivarsi soltanto nel 2013.  Ieri il quotidiano  Italia Oggi  riportava indiscrezioni raccolte ai piani alti dell'Autorità per la privacy. Ebbene l'anagrafe dei conti bancari potrebbe chiedere un po' più di tempo per approfondire il protocollo di sicurezza approntato dall'Agenzia delle Entrate per  trasmettere, senza rischio di diffusione indesiderata o errore,  centinaia di milioni di dati sensibili. Vale a dire tutte le movimentazioni degli oltre 600 milioni di “rapporti attivi” e i 155 milioni di comunicazioni di variazione delle operazioni extra conto.  Di ufficiale, per carità, sullo slittamento dell'anagrafe non trapela nulla. Il garante della Privacy, Antonello Soro, vuole essere certo che la piattaforma tecnologica non vada in tilt dovendo gestire e digerire la massa di nuove informazioni. Una prudenza doverosa considerando che proprio sulla base di questi dati si costruirà la politica di controllo fiscale del nuovo corso anti evasione/elusione.    Leggi l'articolo integrale di Antonio Castro su Libero in edicola oggi, domenica 21 ottobre    

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