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Metalmeccanici, siglato contratto nazionale: 130 euro in più in 3 anni. Fiom non firma

Sindacati e Federmeccanica trovano l'intesa: "Intesa innovativa e senza un'ora di sciopero". Landini non ci sta: "Domani sciopero"

Giulio Bucchi
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  Un po' di ossigeno per i metalmeccanici: è stato rinnovato il contratto nazionale con un aumento medio di 130 euro in tre anni. L'intesa è stata sottoscritta da Fim-Cisl, Uilm e Federmeccanica, mentre al tavolo non si è seduta la Fiom, come nel 2009. Gli aumenti verranno corrisposti ai lavoratori nell'arco dei prossimi tre anni: 35 euro il primo gennaio 2013, 45 il primo gennaio 2014 e 50 il primo gennaio 2015. "Si tratta di un risultato importante per il settore metalmeccanico, dato che il comparto industriale è stato gravemente colpito dalla recessione economica in essere nel Paese", ha commentato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm a margine del tavolo riunito in Confindustria a cui siedono, oltre alle delegazioni dei metalmeccanici della Uil e della Cisl, anche quelle di Federmeccanica ed Assistal. "Arrivano salario fresco nelle tasche di quasi 2 milioni di addetti metalmeccanici - aggiunge - e importanti innovazioni normative per quanto concerne l'inquadramento, il salario, flessibilità e orario di lavoro, la tutela delle malattie e la previdenza integrativa sanitaria. Riteniamo che i lavoratori apprezzeranno l'accordo fatto" Federmeccanica soddisfatta - “E' un buon accordo, un accordo equilibrato che tiene conto della situazione economica del Paese e delle esigenze delle imprese. C'è stato un grande senso di responsabilità da parte di tutti - è il commento del presidente di Federmeccanica Pierluigi Ceccardi -. E' un contratto innovativo, porta denaro nelle tasche dei lavoratori senza un minuto di sciopero e nel rispetto dei diritti". Secondo Ceccardi "non è stato leso nessun diritto" e dunque Federmeccanica prova "rammarico" per l'assenza della Fiom al tavolo della trattativa: "E' stata ripetutamente invitata al tavolo. Abbiamo avuto anche due incontri a settembre e a ottobre. Quando deciderà di sedersi al tavolo saremo ben lieti". Le critiche delal Fiom - Il segretario della Fiom-Cgil Maurizio Landini, però, usa toni da barricata: "I sindacati Fim e Uil hanno capitolato. Se pensavano di farci uno sgarbo, però - aggiunge - in realtà ci stanno aiutando per lo sciopero di domani. Già oggi, le fabbriche di Marche, Toscana e Lombardia si sono svuotate e non era né facile né scontato".  

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