
Fiat: le 10 domande della Cgil a Marchionne, e' ora di certezze (2)

(Adnkronos) - Oltre le domande di natura prettamente industriale la Cgil domanda ai big della Fiat Marchionne ed Elkann: "Non ritenete che sia giunto il momento di ammettere che, prima si chiude la stagione della contrapposizione tra diritti e lavoro, prima i tre iscritti alla Fiom-Cgil reintegrati dalla Corte di Appello torneranno a lavorare in fabbrica in ottemperanza alle sentenze dei magistrati, prima si potra' tornare a parlare del merito reale delle questioni e del futuro di un'azienda cosi' importante per il Paese?". Da qui la domanda successiva: "Quanto, infatti, e' moderna una concezione delle relazioni industriali dove si riconosce come interlocutore solo e sempre chi si dice d'accordo con Voi?". I lavoratori della Fiat secondo la Cgil hanno bisogno di gesti concreti: "Non sarebbe oggi un segnale di reale volonta', per mantenere gli stabilimenti italiani e gli attuali livelli occupazionali, la scelta di remunerare di meno in termini finanziari i soci, e utilizzare i contratti di solidarieta' come fatto in Germania per affrontare in modo piu' equo e solidale la crisi del settore auto?". E, infine, l'ultima domanda che tira in ballo anche l'esecutivo: "Avete discusso con il Governo degli impatti sociali di un nuovo piano che, prediligendo modelli di gamma alta e Suv, non riuscira' a saturare le attuali capacita' produttive degli stabilimenti italiani (e relativi occupati), con ulteriori ed ancora lunghi periodi di cassa integrazione? A quali conclusioni siete giunti?".
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