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Imprese: boom di ritardi nei pagamenti commerciali nel trimestre

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Milano, 14 apr. (Adnkronos) - Nel primo trimestre 2014 si è registrata una nuova consistente riduzione della puntualità nei pagamenti delle imprese italiane nei confronti dei partner e fornitori. A marzo 2014, infatti, solo il 38% delle imprese è stata puntuale nell'onorare le fatture, un calo di ben 8 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2013, quando la media era del 46%. Un altro dato che evidenzia le difficoltà del sistema dei pagamenti italiani è sottolineato dai ritardi oltre i 30 giorni, arrivati al 16%, + 45,2% rispetto ad un anno fa e ben il 192,7% in più rispetto al 2010. È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2014, aggiornato a fine marzo 2014 che verrà presentato domani da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nelle business information che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese italiane. Nel dettaglio, a fronte di una quota pari al 38% di imprese puntuali, il 45,9% ha pagato con un ritardo fino a 30 giorni medi, mentre il 16,1% del totale ha saldato le fatture oltre un mese dopo la scadenza, registrando la percentuale più alta dal 2010, quando le imprese che pagavano con gravi ritardi erano ferme al 5,5%. Rispetto al primo trimestre 2013 i pagamenti puntuali sono calati del 17,2%, quelli fino a un mese di ritardo sono aumentati del 6,7%, quelli gravi, oltre i 30 giorni, sono saliti del 45,2%. Secondo i dati è però rispetto al 2010 che le performance attuali in fatto di pagamenti delle nostre imprese sono drammaticamente peggiorate. In particolare, i ritardi gravi oltre i 30 giorni sono passati dal 5,5% del 2010 all'attuale 16,1%, quelli entro il mese sono passati dal 57% al 45,9%. Leggermente migliorata la percentuale di pagamenti puntuali, cresciuti di 0,5 punti percentuali rispetto al 2010 e arrivati al 38%. Un dato però ancora lontano da quello del 2011, quando le imprese virtuose erano ben il 45,7%. (segue)

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