Sud: Fond. Curella, questione scomparsa ma 1 su 4 a rischio poverta'
Palermo, 14 apr. - (Adnkronos) - Un esercito di indigenti. In Italia ci sono 4 milioni 800 mila persone in condizioni di povertà assoluta (8% della popolazione), di cui oltre la metà residenti nel Sud e Isole (circa due milioni 350 mila, l'11,3%) e 2 milioni 450 mila nel Centro-Nord (6,2%). Non si tratta di affamati veri e propri, ma di cittadini con una spesa mensile a stento sufficiente a sbarcare il lunario. Così nel Mezzogiorno quasi la metà dei residenti (48%) è a rischio povertà ed esclusione sociale. E' quanto emerge dal Rapporto sull'Economia del Mezzogiorno nel secondo semestre 2013, realizzato dalla Diste Consulting per la Fondazione Curella e presentato oggi all'Università di Palermo. La più bassa inflazione del prezzo dell'energia, l'eliminazione dell'Imu non hanno influito più di tanto sui redditi reali delle famiglie, affossati dalla caduta dell'occupazione e conseguente crescita della disoccupazione. Un'ampia parte della popolazione ha proseguito a sentirsi debole e impoverita. "Circa 620 mila occupati in meno - spiega Alessandro La Monica, presidente del Diste - è il drammatico effetto di sei anni di crisi sulle regioni del Mezzogiorno, che ha portato il tasso di occupazione al 42% il livello più basso degli ultimi trentacinque anni. Allo stesso tempo il numero dei disoccupati è cresciuto di oltre 640 mila unità, trascinando il tasso di disoccupazione al 19,7%. Sembra quasi, se si può fare una sorta di modello di paragone, che il mercato del lavoro del Centro-Nord stia consolidando una tendenza di avvicinamento al modello Mezzogiorno e che quest'ultimo guardi al modello Grecia". (segue)