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Pesca: Federcopesca Sardegna, rilanciare settore con sistema filiera e lotta burocrazia (2)

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(Adnkronos) - Un quadro, quello sardo, che rispecchia in pieno la situazione nazionale: "Per quanto riguarda la pesca in Italia - sottolinea il presidente nazionale di Federcoopesca, Massimo Coccia - si è assistito negli ultimi dieci anni a troppi segni negativi degli indici macroeconomici, a cominciare dalle risorse per la programmazione di settore, ridotte del 77 per cento e dai posti di lavoro persi, arrivati ormai a 17.000 con un crollo del 30 per cento di imbarcazioni, del 38 per cento di addetti, una flessione media annua della produzione pari al 4,7 per cento, le catture quasi dimezzate al 48 per cento e la redditività di impresa crollata del 31 per cento". Nel corso dell'assemblea sono state affrontate le problematiche che affliggono il settore, le più urgenti da affrontare: regolamenti europei in equilibrio tra dubbi interpretativi e inapplicabilità alla realtà sarda, ritardi difficilmente colmabili sull'utilizzo dei Fondi FEP destinati alla pesca, mancanza di una fattiva politica di settore della Regione Sardegna, incapacità di un processo di semplificazione e sburocratizzazione dell'amministrazione regionale e delle agenzie, difficoltà di accesso al credito e aumenti insostenibili dei costi di produzione, scarsa capacità della Regione di incidere positivamente sulle politiche nazionali e comunitarie, assenza di una visione politica a medio lungo termine per una gestione consapevole e razionale delle aree demaniali a fini di pesca e acquacoltura, insufficiente attenzione sul riconoscimento dei danni creati dalla fauna selvatica (cormorani in laguna e delfini in mare) e mancato controllo dell'attività di pesca abusiva e pseudo-sportiva.

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