Lucchini: Rossi indica condizioni per garantire un futuro a Piombino
Firenze, 23 apr. - (Adnkronos) - Sei impegni per garantire un futuro al polo siderurgico di Piombino, seconda fabbrica d'Italia e tra le più importanti d'Europa. Li ha chiesti al governo il presidente della Toscana, Enrico Rossi, convinto che "con la partita si decida la politica industriale dell'intero paese". E li hanno chiesto anche gli enti locali coinvolti. Sei punti da inserire nell'accordo di programma. Sei richieste chiare che per la Regione aiuteranno a trovare privati disposti ad investire sull'area. Le richieste sono state messe in fila durante la riunione che si è svolta ieri a Roma al ministero dello sviluppo economico per definire gli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino. Con il vice ministro Claudio De Vincenti c'erano rappresentanti del ministero della Difesa, Infrastrutture e trasporti, Ambiente, Lavoro e politiche sociali, l'Agenzia per il demanio e quella per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo delle imprese. E c'erano anche il Comune di Piombino, l'Autorità portuale, la Provincia di Livorno e la Regione. Per firmare il presidente della Toscana Rossi chiede impegni precisi: anzitutto chiede di bonificare il sito industriale, in modo che non se ne debba fare carico chi subentrerà al commissariamento della Lucchini. Per mettere il sito in sicurezza servono 139 milioni, ha ricordato Rossi, e che il governo mantenga gli impegni con i 50 milioni promessi - oltre ad altri dieci per l'Autorità portuale destinati alle aree demaniali del porto - è "fondamentale". Dal par suo, ha ribadito Rossi, la Regione garantirà per la riconversione un intervento da 60 milioni che si aggiungono ai 50 già previsti per l'ampliamento del porto. (segue)