Fisco, tutte le scadenze e la guida per evitare errori
Il 30 aprile la prima scadenza: entro quella data bisogna presentare il 730 all'ente previdenziale o al sostituto d'imposta. Il 30 settembre l'ultima: si deve trasmettere il modello Unico. In mezzo ci sono 153 giorni, almeno 33 miliardi di euro che le famiglie e le imprese dovranno sborsare nella stagione estiva (12 miliardi da versare nelle casse dei comuni più altri 21 dovuti allo stato tra saldo e acconti Irpef e Ires, l'imposta delle società), ai quali dovrebbero aggiungersi i 7,6 miliardi previsti per la tassa rifiuti. I conti li ha fatti il Corriere Economia che ha pubblicato anche una guida con tanto di scadenzario per evitare errori. Per fortuna, si legge sull'inserto del Corsera, le regole del gioco per quanto riguarda le dichiarazioni sono rimaste invariate: scadenze confermate, ma non sono escluse proroghe. Il giorno clou sarà il 16 giugno quando scadono i versamenti per le imposte e i contributi risultanti dal modello Unico senza maggiorazione. A questo salasso si dovrà aggiungere la prima rata di acconto dell'Imu sulle seconde e terze case e della Tasi. In teoria, si legge sul Corriere, dovrebbe debuttare anche la nuova Iuc (imposta unica comunale) introdotta dalla legge di Stabilità 2014. A 51 giorni dalla scadenza, però, la normativa ancora è ancora in cantiere; non si conoscono le aliquote, né le eventuali detrazioni. E non è escluso che le famiglie siano costrette a sborsare la nuova tassa comunale in una unica soluzione il 16 dicembre con la conseguente sforbiciata alle tredicesime. Le altre scadenze sono: il 3 giugno per la presentazione del 730 al Caf e il 16 luglio per il pagamento delle imposte risultanti da Unico con maggiorazione dello 0,40%. Entro queste date, un operaio con moglie e figlio a carico (reddito di 24.364 euro) avrà raggiunto già la "tax freedom day" con due giorni di anticipo rispetto al 2013. Il suo giorno di liberazione fiscale arriverà infatti il 14 maggio invece che il 16 stimato a inizio anno. E questo perchè grazie al bonus Renzi e quindi all'integrazione di 640 euro dovrà lavorare due giorni in meno per pagare tasse e contributi. Non cambia nulla, invece per per il contribuente escluso dal bonus: il suo giorno di liberazione fiscale resta confermato al 22 giugno. Anzi risentirà negativamente, anche se non in maniera rilevante, dell'aumento del 26% dell'aliquota sulle rendite finanziarie.