Lavoro: Mameli (Intesa Sp), presto per calo significativo disoccupazione
Milano, 30 apr. - (Adnkronos) - "La disoccupazione sembra avere limitati spazi di ulteriore salita, visto che la ripresa del ciclo è iniziata e gli indicatori sull'occupazione dalle indagini di fiducia (soprattutto dei consumatori, meno chiari i segnali dalle imprese) suggeriscono che il peggio è passato. Tuttavia, il rimbalzo congiunturale è talmente modesto e disomogeneo che è ancora presto per vedere un significativo calo della disoccupazione". Così Paolo Mameli, senior economist del Servizio studi di Intesa Sanpaolo, commenta il dato Istat relativo alla disoccupazione del mese di marzo, stabile rispetto al mese precedente. In particolare Mameli evidenzia che "si conferma e anzi si accentua la dualità del mercato del lavoro: la disoccupazione continua a colpire soprattutto i lavoratori giovani (e meno protetti)". "Nel mese di marzo, si è verificato un rimbalzo degli occupati (+0,3% m/m, il più significativo da quasi due anni e mezzo), che tuttavia non si è tradotto in un calo della disoccupazione in quanto controbilanciato da un aumento all'incirca della stessa entità delle forze di lavoro. Infatti il tasso di inattività ha toccato un minimo storico a 36,2%" evidenzia l'economista. "Si nota un primo timido segnale di recupero per il tasso di occupazione (rapporto tra occupati e popolazione), salito al 55,6% dal minimo storico di 55,4% (rivisto al rialzo dal 55,2% stimato precedentemente). E' il primo rimbalzo da quasi un anno" sottolinea Mameli che fa notare che "se il tasso di disoccupazione generale è stato rivisto al ribasso, viceversa il tasso di disoccupazione giovanile (nella fascia di età 15-24 anni) è stato riletto al rialzo dall'Istat: il massimo storico toccato a gennaio, che nella precedente lettura era stimato al 42,4%, è ora visto al 42,9%; nei mesi successivi la disoccupazione giovanile è scesa solo marginalmente (di un decimo a febbraio e di altrettanto a marzo), attestandosi dunque al 42,7% (nell'eurozona, solo Grecia e Spagna hanno una disoccupazione giovanile più elevata)".