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Mulally, ceo di Ford in pensione con 300 milioni di dollari

Liquidazione d'oro per il numero uno del colosso automobilistico europeo

Matteo Legnani
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Otto anni da Ceo di Ford Motors, il colosso dell'auto a stelle e strisce. E poi Alan Mulally, il prossimo mese di luglio, se ne andrà in pensione, portandosi a casa una liquidazione in azioni e stock option che ai valori della borsa di Wall Street equivalgono a circa 300 milioni di dollari. Pari  a una quarantina di milioni di dollari (trenta milioni di euro) per ogni anno trascorso in Ford. Il tesoretto di Mulally, che pochi giorni dopo la pensione, il 4 agosto, compirà 69 anni, si compone di 6,2 milioni azioni di Ford, 17,7 milioni di stock option per comprare ulteriori azioni a prezzi inferiori a quelli di mercato che deve ancora esercitare. Perciò il suo tesoretto arriva a un totale di 25,7 milioni di azioni pari a 416 milioni di dollari (al prezzo di chiusura del titolo Ford di mercoledì). Mulallay però dovrà pagare almeno 130 milioni in tasse per esercitare le stock option, il che significa che resterà con una liquidazione di 285 milioni di dollari. Mulally è comunque stato tra gli artefici del colosso automobilistico a stelle e strisce, se è vero che nel 2008 le azioni Ford erano quotate a Wall Street 1,39 dollari l'una mentre adesso sono a quota 16 dollari l'una. Il secondo produttore americano di automobili ha chiuso il 2013 con 7,2 miliardi di dollari di utili, un risultato che l'anno scorso ha spinto Mulally a distribuire a ogni dipendente un bonus straordinario di 8.800 dollari.

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