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Bankitalia: "La Tasi sulle prime case può aumentare fino al 60%"

Giovanni Ruggiero
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La Tasi sulle prime case non di lusso potrebbe aumentare fino al 60 per cento. Secondo la relazione annuale della Banca d'Italia l'aumento della tassa sarà inevitabile nel 2014 e non andrà al di sotto dei 12 punti percentuali. Se i comuni incrementassero le aliquote dino al 2,5 per mille, secondo Bankitalia la tassazione sugli immobili si riporterebbe ai livelli del 2012. Una stangata di proporzioni ciclopiche, dunque, in grado (per chi ne beneficia) di cancellare in un colpo solo i benefici dei "mitici 80 euro" di Matteo Renzi. "Nel 2014 - si legge nella Relazione annuale - nell'ipotesi di applicazione della Tasi ad aliquota base, il prelievo aumenterebbe di circa il 12%" sempre al di sotto dei livelli di due anni fa. "Se ciascun capoluogo applicasse un'aliquota pari al 2,5 per mille - aggiunge via Nazionale - il prelievo complessivo crescerebbe di oltre il 60% rispetto al 2013". A Bankitalia ha replicato il fidatissimo di Matteo Renzi, Graziano Delrio: "Gli italiani - ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio - possono stare sereni, per la Tasi pagheranno meno rispetto al 2012. Il 2013 - ha aggiunto - è da ritenersi un anno anormale dato che fu abolita una tantum l'Imu relativa alla prima casa". Caos tariffe - I Caf lanciano l'allarme per la confusione che ancora negli uffici tributi dei Comuni per stabilire quanto far pagare ai contribuenti. La scadenza per la Tasi è fissata per il 16 giugno,  ma la Consulta dei Caf chiede tolleranza e l'annullamento delle sanzioni: "Sono pochissimi i Comuni che invieranno i bollettini" dicono dal coordinamento degli sportelli fiscali alla luce di procedure di calcolo ancora: "complesse, caotiche, spesso contraddittorie: impossibile riuscire a tabellare le tariffe". Il 28 maggio il Consiglio dei ministri avrebbe dovuto decidere sulle eventuali proroghe per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi per i modelli 730, dal 31 maggio a luglio, e Unico, dal 30 giugno al 20 agosto. Il Cdm è stato rinviato e ora i Caf sperano che i proprietari di immobili, oltre che gli operatori degli sportelli impegnati nelle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti, possano avere una boccata d'ossigeno con il rinvio della scadenza di almeno 30 giorni.

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