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Banche: R&S, alleggerito peso intangibles, resta nodo perdite su crediti

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Milano, 29 lug. (Adnkronos) - La 'pulizia' dei bilanci bancari ha alleggerito il peso degli intangibles (soprattutto avviamenti) che rispetto al patrimonio netto calano dal 44,2% del 2009 al 15,9% del 2013 (si tratta di una contrazione dei valori assoluti del 72,6%). E' quanto emerge dall'indagine R&S Mediobanca sull'Annuario dei maggiori gruppi industriali e bancari quotati. Resta il nodo delle perdite su crediti: nel 2013 hanno raggiunto il 51,7% dei ricavi (era il 25,3% nel 2009), pari al 21,3% del patrimonio netto (9,4% nel 2009). Per Banca Mps nel 2013 l'incidenza sui ricavi ha toccato il 69,2%, ovvero il 44,8% dei mezzi propri (prima dell'ultimo aumento di capitale). I crediti deteriorati netti hanno seguito una traiettoria ugualmente crescente, passando dai 76 miliardi del 2009 ai 115,2 miliardi del 2013, in base a questo ultimo indicatore appaiono a fine 2013 relativamente più complesse le posizioni di Banca Mps (340,6% i crediti dubbi sui mezzi propri) e Banco Popolare (164,4%). Migliora invece il tasso di copertura dei crediti dubbi, che cresce dal 41,1% del 2009 al 44,6% del 2013, sebbene alcuni istituti permangano su livelli ampiamente inferiori alla media e stabili rispetto al 2009: Ubi Banca al 26,5% e Banco Polare al 26,9%. Anche considerando tipologie omogenee di crediti deteriorati, permane nel 2013 una certa dispersione fra istituti. Incagli: dal 15,1% di Ubi Banca, al 39,8% di Unicredit; sofferenze: dal 37,9% del Banco Popolare al 62,5% di Intesa Sp; scaduti: dal 2,8% di Ubi Banca al 22,8% di Unicredit; ristrutturati: dall'11,7% di Banca Mps al 36% di Unicredit.

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