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Eni: da Gela a Roma per 'salvezza' raffineria, da domani confronto al Mise

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Palermo, 29 lug. - (Adnkronos) - Sette pullman con a bordo 350 lavoratori della raffineria e dell'indotto di Gela (Caltanissetta) sono partiti dalla cittadina siciliana del nisseno alla volta di Roma, dove, nel pomeriggio si è tenuta la manifestazione organizzata dalle federazioni dei chimici di Cgil, Cisl e Uil. Il presidio, promosso da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil a piazza Montecitorio, nel giorno dello sciopero generale proclamato per l'intera giornata, per tutte le aziende del gruppo Eni presenti nel Paese. A Roma si sono recati chimici, ma anche edili e metalmeccanici. Inoltre, assieme ai lavoratori, rappresentanti del consiglio comunale gelese. In testa alla delegazione cislina, Emanuele Gallo e Franco Emiliani, segretari, rispettivamente, dell'Unione territoriale e della federazione di categoria, per le province del centro Sicilia. Ieri Gela è stata teatro di una larga mobilitazione popolare: un serpentone di ventimila persone ha attraversato in corteo la città a difesa della raffineria. E con lavoratori e sindacati, anche il vescovo di piazza Armerina, Rosario Gisana. E mentre a Gela proseguono i presidi contro il rischio che 3.500 persone, tra diretto e indotto, perdano il posto, la protesta approda a Roma. (segue)

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