Puglia: sindacati, persi 50mila posti lavoro, accelerare nuovi programmi
Bari, 5 set. (Adnkronos) - "I dati Istat sull'occupazione, laddove ci fosse stato bisogno, hanno solo avvalorato la situazione drammatica che si va determinando per l'aumento spropositato di senza lavoro, specialmente fra i giovani e coloro che in eta' avanzata sono stati espulsi dal processo produttivo". Cosi' commentano le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil della Puglia. Complessivamente in Puglia gli occupati sono passati da 1.172.000 del secondo trimestre 2013 a 1.156.000 dello stesso trimestre 2014. "Il dato rilevante e' che si sono persi oltre 50mila posti di lavoro - sottolineano le organizzazioni -. Un crollo a cui ha dato un contributo notevole il manifatturiero il cui peso in termini di numero di addetti e' passato in maniera progressiva dagli inizi del 2000 dal 20,6 al 15,1%". Per le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil di Puglia, l'accordo sul "lavoro di cittadinanza" e' uno strumento che "puo' rappresentare una risposta a chi e' in cerca di lavoro e vive in condizioni disperate di reddito. Si tratta di dare alle persone un minimo di speranza - aggiungono - con la convinzione che c'e' chi si fa carico della propria condizione, offrendo lavoro e non assistenza. I 46 milioni di euro immediatamente disponibili sono importanti. Vanno aggiunte le risorse che le risorse di cui dispone l'Assessorato al Lavoro sotto varie voci e quelle che i Comuni possono mettere a disposizione (il Comune di Bari ha stanziato 400 mila euro)". (segue)