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Sicilia: ridotte di quasi il 5% le emissioni di gas effetto serra (2)

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(Adnkronos) - Per quanto riguarda i settori industriali coinvolti, in Sicilia, nel 2013, il settore della raffinazione rappresenta il 42,6% delle emissioni totali, seguito dalle utilities (39,7%), altro (9,9%), cementifici (7,2%), metallurgia (0,2%), laterizi e ceramiche (0,13%), vetro (0,13%) e ultimo carta (0,02%). In ambito nazionale, sempre nel 2013, la Puglia è la regione d'Italia che continua a registrare il numero più elevato di emissioni di CO2 (19,5%), anche se tra il 2012 ed il 2013 le emissioni sono calate del 16,3%, pur vedendo la cessazione d'attività di solo un impianto. Lombardia e Sicilia si confermano rispettivamente al secondo (13,3%) e terzo posto (11,8%), mentre l'Emilia Romagna, che ha aumentato del 58% il numero d'impianti coinvolti (prevalentemente del settore ceramico), vede le proprie emissioni aumentare dell'8,5%. Nato all'inizio del 2005 in linea con il protocollo di Kyoto, l'EU-ETS è il primo mercato internazionale per lo scambio di quote di emissioni sviluppato dall'Unione europea con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle imprese al minor costo per imprese e collettività.

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