Venezia: canoni d'affitto alle stelle, spariscono i negozi storici (3)
- Secondo i dati, quindi, l'andamento del mercato nell'isola ha avuto uno sviluppo non uniforme, perché se da un lato è cresciuto per effetto del turismo dei nuovi ricchi (prevalentemente cinesi, giapponesi, russi, ma non solo), che premiano i grandi brand dell'abbigliamento, calzature e accessori, dall'altro lato è andata sempre più assottigliandosi la fascia di turismo stanziale - come segnala la Confcommercio di Venezia Centro Storico - a favore di un turismo di massa, mordi e fuggi, che ha quindi scarse possibilità di acquisto, arrivando a Venezia con un budget tutto compreso per bibite, panini, una visita a Piazza S. Marco e un piccolo souvenir. Da questo punto di vista la crisi si è fatta sentire anche nella Venezia insulare. Con riferimento a questi primi mesi dell'anno, secondo la Provincia di Venezia, nel periodo gennaio-maggio a Venezia sono arrivati 1.538.515 turisti (+3,78% rispetto al 2013); tale dato rappresenta il 67% degli arrivi e il 62% delle presenze del lusso turistico complessivo dell'intera provincia di Venezia.