Enel: Zaia, governo dica cosa vuole fare della centrale di Porto Tolle
Venezia, 25 set. (Adnkronos) - "E' imbarazzante quello che sta accadendo in merito al progetto di riconversione della centrale Enel di Porto Tolle. Certo è che il territorio polesano non merita una delusione così forte". E' profondamente amareggiato il presidente veneto Luca Zaia per le indiscrezioni di stampa che danno per definitivamente tramontato il progetto di riconversione della centrale termoelettrica di Porto Tolle in Polesine. "E' un imbarazzo che cresce a dismisura - aggiunge Zaia - se si pensa che fino a qualche mese fa si andava in tutt'altra direzione nella fondata speranza che in Polesine si potesse finalmente concretizzare quell'opportunità di sviluppo alla quale la Regione ha sempre lavorato con convinzione e impegno. E questa non è una difesa d'ufficio del progetto: sul piatto c'erano investimenti per 2,5 miliardi di euro, migliaia di posti di lavoro, un'occasione di rilancio e di nuovo equilibrio per l'intera area polesana". "Dopo tutti questi mesi - prosegue - chi vive qui e chi conosce le aspettative che c'erano non può che accogliere la notizia come una cocente presa in giro. Io almeno la vivo così. Ma l'Enel non pensi di cavarsela a buon mercato, dopo aver tenuto in sospeso questo territorio per tutto questo tempo. Il Polesine non può pagare le incertezze e la mancanza di strategie di gruppi che mostrano, nei fatti, di vivere alla giornata". "A questo punto - conclude Zaia - non avendo più nell'Enel un interlocutore credibile ci rivolgiamo direttamente all'azionista di riferimento, al Governo, perché chiarisca una volta per tutte cosa intende fare per l'impianto polesano".