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Tav: Confindustria Padova, nuova stazione hub intermodale per la Trieste - Lione

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Padova, 26 (Adnkronos) - L'Alta Velocità veneta da Verona a Padova è in fase di accelerazione, con la progettazione in corso da parte di Rfi (Rete ferroviaria italiana), dopo lo sblocco del nodo di Vicenza e le risorse per l'avvio dei cantieri sulla Brescia-Padova. Ma il ridisegno del nodo di Padova è un capitolo dormiente, fermo a disegni di 10 anni fa e a ipotesi alternative di attraversamento a raso o sotterraneo. Con il rischio di relegare Padova, pur baricentrica nel Corridoio Est-Ovest (Trieste-Torino-Lione) e incrocio con quello Nord-Sud (verso Roma), a un ruolo marginale. A rompere l'immobilismo è Confindustria Padova, che con il presidente Massimo Pavin ha presentato oggi una proposta progettuale per la soluzione del nodo di Padova, cioè per l'attraversamento e la fermata a Padova della linea ferroviaria ad alta velocità/capacità sulla tratta Verona-Padova. L'obiettivo è recuperare il tempo perduto e le risorse rispetto ai nodi di Verona (già progettato) e di Vicenza (in corso di progettazione). Ma soprattutto identificare la migliore soluzione condivisa per un'infrastruttura fondamentale per l'economia e il collegamento all'Europa, con un vasto bacino di utenza, ottima accessibilità ai treni AV/AC e il ridisegno urbanistico e intermodale della città, con più servizi e meno costi. La proposta progettuale di Confindustria Padova, elaborata con la società che ha progettato il nodo di Vicenza, prevede la collocazione della nuova stazione ferroviaria per AV/AC - denominata Padova San Lazzaro - 3 km a est di Padova centrale, nell'area già prevista come fermata Sfmr, a ridosso dell'autostrada A4 e dell'intersezione tra la nuova Strada del Santo e l'Arco di Giano.(segue)

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