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Fisco, per le partite Iva ai minimi imposta al 15%

Lucia Esposito
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Allo studio del governo c'è anche il regime agevolato, tutto il mondo delle partite Iva agevolate. Quelle che, fino ad un massimo di 30mila euro l'anno, potevano usufruire di un regime agevolato del 5 per cento. Una vera e propria rivoluzione quella di cui dà conto il Sole 24 Ore, una rivoluzione che il governo si appresta ad attuare la delega sulla riforma dei regimi fiscali. I regimi saranno tre. Oltre a quello forfettario in cui si ritroveranno i piccoli imprenditori fino a un massimo di 55mila euro di ricavi, la riforma all'esame di via XX settembre prevede poi il regime ordinario e un regime semplificato che si muoverà secondo un principio inedito secondo il nostro sistema fiscale, cioè quello di pagare le imposte solo sui corrispettivi realmente incassati. Soglie variabili - Saranno quindi introdotte delle soglie di reddito variabili che inciderà sul numero dei contribuenti che potranno rientrare nel nuovo regime con l'aliquota al 15 per cento. La soglia dei ricavi sarò parametrata all'attività svolta secondo la codificazione Atecoi e , invece di una soglia fissa valida indistintamente per tutti i contribuenti, i limiti di ricavi dovranno tener conto di specifici coefficienti di redditività. Al risultato ottenuto il contribuente nel nuove regime agevolato applicherà l'imposta sostitutiva del 15 per ceto. La novità più importante resta l'aliquota del prelievo che sarà triplicata.

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