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Formazione: Confindustria Padova lancia la nuova sfida, studiare in azienda

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Padova, 2 ott. (Adnkronos) - Investire nell'istruzione, ricucire il rapporto tra sistema educativo e realtà da troppo tempo mancante, serrando il legame tra scuola, università e know how delle imprese. Dare l'opportunità ai giovani di incontrare lavoro e impresa nel vivo del loro processo formativo, come già avviene in Europa. È il primo motore di sviluppo economico e sociale, di educazione delle "buone" competenze e di occupabilità. Per cancellare lo scandalo di una disoccupazione giovanile che ha toccato a Padova il 32,2% (25,3 in Veneto: Istat 2013), ridurre i tempi di transizione scuola-lavoro, rispondere alla domanda delle imprese. Infine, fare di Padova il laboratorio del sistema duale scuola-lavoro, ispirato al modello tedesco, indicato nelle linee-guida del Governo per la riforma della scuola, con il raddoppio delle ore di alternanza (da 100 a 200) negli istituti tecnici e professionali. È il nuovo patto formativo scuola-università-impresa lanciato oggi da Confindustria Padova, la proposta al sistema educativo, dalla scuola primaria e secondaria all'alta formazione post-laurea, declinata in più risorse, più progetti e attività innovative sul territorio. Il patto è stato presentato dal presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Padova delegato all'Education, Rodolfo Cetera e dai consiglieri Gi Anna Viel e Nicola Corsano. Un impegno progettuale ed economico sull'Education, articolato in una fitta agenda di attività, che solo nell'ultimo anno ha coinvolto 4.000 studenti superiori, 1.200 universitari e 380 imprenditori e quest'anno punta al raddoppio. Con format consolidati come Stage.it, MImprendo, Orientagiovani, novità come Fuori classe: un giorno con l'imprenditore, Eureka! Funziona!, Istituto tecnico come prima impresa e opportunità come gli assegni di ricerca e l'apprendistato in alta formazione. (segue)

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