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Sblocca Italia e casa, le novità sulle ristrutturazioni: affitti, compravendite, bonus Irpef e bollo, ecco cosa cambia

Giulio Bucchi
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Ristrutturazioni, bonus Irpef sulle compravendite e l'affitto, conto termico: il testo dello Sblocca Italia approvato dalla commissione Finanze della Camera contiene alcune importanti novità sul pacchetto-casa, alcune positive (annunciate) e altre negative, soprattutto sul piano dell'abbassamento delle imposte e dell'alleggerimento della burocrazia. Lavori di ristrutturazione - Cominciamo da un aspetto parzialmente negativo. Come sottolinea il Sole 24 Ore, il governo non ha accettato di abbassare l'Iva dal 10 al 4% sul recupero edilizio (però non è stata a sua volta alzata l'imposta sulle case di nuova costruzione, dal 4 al 10%, per non mettere in ulteriore difficoltà le imprese). Sui lavori in casa si può modificare più facilmente la superficie delle singole unità immobiliari, frazionarle o accorparle ma senza modificare la volumetria complessiva dell'edificio e mantenendo la destinazione d'uso originaria. E qui entra in gioco il capitolo burocrazia: come annunciato nei mesi scorsi, sarà più rapido l'iter burocratico. Per i lavori che non riguardano parti strutturali dell'edificio, si potrà avviare il cantiere inviando al Comune una semplice comunicazione di inizio lavori (Cil) asseverata da un tecnico, al posto della più complicata e costosa Scia. In aggiunta al disegno di legge iniziale, però, chi ristruttura dovrà allegare alla comunicazione anche il progetto (elaborato progettuale) e far certificare al tecnico la compatibilità degli interventi con la normativa in materia sismica e di rendimento energetico. Cattive notizie per gli sbadati: sale la multa (da 258 euro a 1.000 euro) per chi non presenta la Cil.  Comprare e affittare casa - Importanti novità per chi compra, vende o affitta casa. Dall'1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2017 chi compra un immobile a destinazione residenziale (nuovo o ristrutturato e ceduto da imprese e cooperative edilizie, ma non classificato come immobile di lusso, signorile o di pregio) godrà di un bonus Irpef del 20% sul prezzo di acquisto, con limite massimo di spesa di 300mila euro. A beneficiarne chi acquista ma anche chi sostiene le spese di costruzione. Condizioni indispensabili: l'immobile deve essere messo in locazione per almeno 8 anni continuativi a canone concordato (anche se poi l'affitto si risolve prima degli 8 anni, per cause non imputabili al proprietario), il contratto di locazione non può essere stipulato tra genitore e figlio, l'edificio non deve essere ubicato nelle zone di carattere storico, artistico, particolare pregio ambientale o destinate a impianti industriali e usi agricoli. L'edificio acquistato e affittato deve inoltre essere di classe energetica alta, A e B. L'articolo 19 dello Sblocca Italia prevede poi l'assenza di imposta di registro e di bollo per chi riduce l'affitto. Regolato, infine, il cosiddetto, "rent to by", ossia il patto di futura vendita. Secondo la nuova formulazione, il canone di affitto ingloba una quota del prezzo (a titolo di anticipazione), mentre è di 1/20 di canoni non pagati la soglia minima per far scattare la risoluzione.  sa titolo di anticipazione. Il mancato pagamento dei canoni, oltre un certo numero, causa la risoluzione del contratto. La norma lascia questa decisione alle parti, solamente indicando un tetto minimo di 1/20 di canoni non pagati per giustificare la risoluzione del contratto. Se quest'ultima è legata a inadempimento del proprietario, la legge prevede la restituzione della quota prezzo del canone, maggiorata degli interessi legali. Se invece la responsabilità è del conduttore, il proprietario/concedente ha diritto alla restituzione dell'immobile e all'acquisizione integrale dei canoni versati. I cittadini pagano il decoro urbano - Secondo lo Sblocca Italia, i Comuni potranno adottare una delibera con cui indicare le zone da riqualificare in base a progetti presentati da cittadini singoli o associati. L'Ente locale fissa criteri e condizioni dei lavori (pulizia, manutenzione, abbellimento di strade, aree verdi, piazze) e degli interventi di decoro urbano e recupero con finalità di interesse generale, stabilendo riduzioni o esenzioni di tributi per i soggetti coinvolti.  Banda larga obbligatoria - Dall'1 luglio 2015 gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazione "pesante" dovranno essere predisposti alla "banda larga" per supportare gli "impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica (Internet, ndr), fino ai punti terminali di rete". 

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