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Stress test, il giorno dopo: Mps e Carige crollano a Piazza Affari

Andrea Tempestini
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Dopo una buona partenza Piazza Affari vira in negativo, segnando un calo di quasi 1 punto percentuale: a pesare è il crollo di Banca Montepaschi di Siena e Carige dopo la bocciatura negli stress test della Bce. Occhi puntati su Mps, che dopo la stroncatura dell'Eurotower, e dopo diverse sospensioni al ribasso, perdeva circa il 18% a 0,82 euro. La Consob è intervenuta per bloccare la speculazione vietando le vendite allo scoperto. In parallelo anche il crollo di Banca Carige, che perde il 16% della capitalizzazione e finisce in asta di volatilità. Tra chi segna pesanti passivi anche Bpm, in calo del 2,87 per cento. Fuga dai titoli - Come detto, i pesanti passivi arrivano dopo gli esami della Bce sui conti 2013 di 25 banche della Ue, tra cui nove italiane. Le uniche due banche del Belpaese sotto alle soglie nonostante le misure adottate nel 2014, appunto, sono Mps e Carige, alle quali rispettivamente servono 2,1 miliardi e 814 milioni di euro per essere considerate "sicure". Ai due istituti, dunque, serviranno misure straordinarie. Nel frattempo è arrivata la stroncatura degli investitori, in fuga dai due titoli, con conseguenze negative sugli indici di Piazza Affari. Quadro europeo - Dopo i test, negative anche le altre piazze europee, con Madrid in calo dello 0,58%, Parigi dello 0,3% e Francoforte dello 0,1 per cento. A pesare sui mercati anche l'indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese in Germania, che a ottobre è scesa più delle attese. Come a Milano, le Borse erano partite in territorio positivo per poi virare in negativo. Nel frattempo il colosso JpMorgan, in un report di commento sull'esito dell'esame della Bce, ha scritto che i risultati sono un "elemento positivo" perché "sono credibili e dettagliati" e perché "hanno rivelato limitate esigenze di capitale".

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