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Ricalcolo delle pensioni, spunta il contributo di solidarietà

Eliana Giusto
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Spunta l'ipotesi del contributo di solidarietà nel caos della rivalutazione delle pensioni. Al momento è soltanto un'idea, ma non campata in aria dato che qualche settimana fa Tiziano Treu, che fino a poco fa guidava l'Inps, aveva detto che le risorse necessarie per il ricalcolo vanno trovate "all'interno del sistema previdenziale", insomma: "Oltre un certo livello di assegno, se ci sono differenze con quanto si avrebbe avuto con il contributivo, si può fare una riduzione". Di più. Enrico Zanetti, leader di Scelta Civica e sottosegretario all'Economia, riporta il Mattino, ripropone un disegno di legge che punta a rivalutare il sistema contributivo delle pensioni superiori a dieci volte il trattamento minimo Inps, ovvero circa 5.000 euro lordi al mese. La differenza tra l'attuale ammontare di questi assegni e quello che deriverebbe dai più severi criteri di calcolo dovrebbe generare un contributo di solidarietà. Non si sa se questa possa essere la soluzione del governo per far fronte alla voragine finanziaria aperta dalla sentenza della Corte costituzionale. Di certo la questione del ricalcolo delle pensioni comporterà molti problemi di ordine tecnico e giuridici (prevista un'ondata di ricorsi). E l'idea di un contributo di solidarietà a carico delle pensioni alte deve fare anche i conti con un'altra azione giudiziaria destinata ad arrivare di nuovo alla Corte costituzionale che riguarda il prelievo a carico delle pensioni più ricche già istituito dal governo Letta con la Finanziaria 2014 che prevedeva una decurtazione, del 6 per cento che poi diventa 12 e 18, per chi percepisce più di 90 mila euro lordi all'anno.  Da parte sua il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan esclude che il governo stia pensando a una manovra di aggiustamento dei conti per rimediare al colpo durissimo sulle finanze pubbliche inferto dalla decisione della Consulta. Un colpo che potrebbe pesare per 10 miliardi di euro sulle casse dello Stato. Padoan sta cercando una soluzione che "sia rispettosa della sentenza ma che minimizzi i costi per la finanza pubblica".

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