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Volkswagen: Vassallo, inchiesta Ue nelle mani dei consumatori (2)

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(AdnKronos) - Il meccanismo giudiziario tipico, precisa l'esperto, "presuppone che prima venga avviata una azione giudiziaria o una causa civilistica all'interno dei singoli Paesi e da parte dei soggetti danneggiati - la Procura della Repubblica di Torino pare abbia già aperto un procedimento penale contro ignoti per frode in commercio e disastro ambientale". Le imprese concorrenti "potrebbero agire giudizialmente per ottenere il risarcimento dei danni subiti dalle pratiche sleali della Volkswagen, in specie realizzate con la manipolazione illecita dei software delle auto per falsare i dati delle emissioni nocive di scarico". Tuttavia, molte case automobilistiche hanno già fatto sapere di non essere intenzionate a presentare richieste. E allora che fare? "Nei casi in cui venga impedita l'effettiva tutela dei consumatori in violazione del principio della libera concorrenza - avverte Vassallo - sarà possibile agire giudizialmente, ma in relazione alla violazione delle norme antitrust europee che vietano le intese restrittive della concorrenza e gli abusi di posizione dominante, così come previsti dagli articoli 101 e 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Ue". Il tutto per garantire una protezione equivalente per tutti i soggetti danneggiati ed in tutta l'Unione europea. "Siamo però - aggiunge l'esperto - di fronte a un fenomeno nuovo e inaspettato che produrrà una sorta di class action mondiale per l' entità e l'estensione del danno creato a seguito di milioni di autovetture vendute con il software ingannevole nel mercato statunitense e in quello europeo".

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