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Lapo Elkann parla di Ferrari e imbarazza Sergio Marchionne

Matteo Legnani
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Poi ti spieghi perchè il fratelli, John, è alla guida di Fca. E lui invece sia stato lasciato alla porta. Qualche giorno fa, nel corso di una intervista effettuata da Bloomberg in occasione della nuova sede di "Garage Italia Customs" (la sua attività che personalizza automobili), Lapo Elkann si è lasciato andare a dichiarazioni al miele nei confronti di Ferrari: "Non si vendono auto, si vendono sogni", "una leggenda, grazie anche alla capacità nella storia di proteggere il suo brand, controllare i numeri e di non dare mai più di quanto non sia stato necessario" sono le parole usate dal rampollo. Che ha aggiunto: "Merito anche di grandi persone che ha avuto, come Enzo Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne oggi. Ferrari è una fonte di ispirazione per me, e credo per molti italiani e molte persone in giro per il mondo". Peccato che a ore sia attesa la quotazione della ferrari e quindi il suo sbarco in Borsa sulla piazza di Wall Street. E così la Sec (l'autorità americana che vigila sulla correttezza delle operazioni in borsa) si è insospettita e ha chiesto spiegazioni a Ferrari. Che pochi giorni dopo aver censurato Sergio Ermotti di Ubs, anche lui pizzicato a parlar di Ferrari, si è trovata a dover fare lo stesso con Lapo Elkann, onde evitare guai peggiori con l' Athority che vigila sulla borsa americana: "L' intervista non è stata organizzata, approvata o licenziata dalla società". Ferrari specifica poi che "Lapo Elkann non è dirigente né dipendente della società nè di Fca, e non è autorizzato a fare affermazioni in nome loro".

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