Natale: milanesi non badano a spese per panettone, sborsati 32 mln
Milano, 24 dic. (AdnKronos) - I milanesi non badano a spese per il 'panatton', il panettone, il dolce nato nel capoluogo lombardo e divenuto uno dei simboli del Natale. Per queste feste, secondo la Camera di Commercio di Milano, gli abitanti del capoluogo lombardo spendono ben 32 milioni di per il dolce tipico, 130mila euro in più rispetto all'anno scorso. Per il 45% dei milanesi, continua la Camera di Commercio, il panettone delle feste deve essere artigianale: il 20% ne ha vari tipi, artigianali e di marca. Scelgono il classico con uvetta e canditi (53%) e senza uvetta (14%). Il peso dei panettoni che i milanesi mettono in tavola per le feste è di circa un chilo per quasi la metà, più grande per il 38%. Oltre la metà lo ha ricevuto sul lavoro: confermato il panettone per il regalo in azienda per il 52%. Sono circa 200 i panettieri e pasticceri che hanno aderito al Panettone tradizionale, iniziativa della Camera di commercio di Milano (http://www.mi.camcom.it/web/guest/panettone) e provincia e espongono la vetrofania con il logo in vetrina. Vendono panettone fresco, senza conservanti e artigianale. Il marchio "panettone tipico della tradizione artigianale milanese" è depositato all'Ufficio Brevetti della Camera di commercio di Milano. Il panettone artigianale, diverso da quello industriale, viene realizzato secondo un regolamento tecnico con determinati ingredienti, nelle proporzioni stabilite e seguendo le tecniche della lavorazione artigianale. Sono oltre 5mila le imprese attive nel settore dolciario in Lombardia, danno lavoro a 23mila addetti su 151mila in Italia per un giro d'affari di oltre due miliardi di euro (su dieci in Italia), secondo un'elaborazione della Camera di commercio su dati del Registro delle imprese 2015 e 2014. In Italia sono 40.786 le imprese coinvolte nella produzione e nel commercio di prodotti di pasticceria e panetteria, di cui 5.125 in Lombardia. Milano, al secondo posto in Italia con 1.796 imprese, dopo Napoli (2.328) e prima di Roma (1.789), seguita nella classifica regionale da Brescia (710) e Bergamo (568). In Lombardia sono circa 23mila gli addetti coinvolti nel settore e 151 mila in Italia. Milano è prima in Italia con 8.234 addetti, seguita da Roma (6.158) e Torino (5.358). In Lombardia è seguita da Brescia (2.891), Bergamo (2.414) e Varese (2.135). L'import-export lombardo di prodotti da forno e dolci è di circa 450 milioni di euro nei primi sei mesi del 2015, su 1,6 miliardi di interscambio nazionale. Nella classifica dei primi Paesi verso cui la Lombardia esporta prodotti dolciari domina la Francia (70 milioni) seguita dal Regno Unito (44 milioni) e dalla Germania (con 38 milioni). Supera i 200 milioni di euro l'import-export milanese, 140 milioni solo di export che si dirige soprattutto verso l'Unione Europea (111 milioni), Asia soprattutto Orientale e l'America del Nord, secondo un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al primo semestre 2015 e del 2014.