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Renzi, quegli strani sms col finanziere amico Davide Serra

Matteo Legnani
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Parlando a "In mezz'ora" con Lucia Annunziata da Davos, il finanziere Davide Serra del fondo Algebris ieri ha prima affermato di non parlare al telefono con Matteo Renzi da quando questi è diventato capo del governo, e poi ha ammesso di aver mandato messaggi al presidente del Consiglio in determinate occasioni: "Due messaggi si possono mandare" ha spiegato Serra, ripreso oggi da Il Fatto Quotidiano. "Come chiede a Marchionne cosa succede sulle auto, può chiedere a me cosa succede sui mercati". Insomma, par di capire che Renzi e quello che è considerato il finanziere più vicino al governo, si sentano eccome. Magari non a voce ma con sms o altri tipi di messaggi. Ecco, allora, che Il Fatto solleva il sospetto che questi contati possano aver portato Serra a intervenire nella ingarbugliata situazione della banca Monte Dei Paschi, che la settimana scorsa ha visto il suo titolo crollare in Borsa in più occasioni. D'altra parte, lo stesso Serra ha ammesso che "per la prima volta sto guardando e iniziando a investire sul debito di Mps, sui subordinati e sui crediti senior". Un impegno sufficiente a far risalire un po' i prezzi delle obbligazioni Mps che avevano ormai valori da fallimento della banca. Una mossa in tutta autonomia compiuta da Serra o suggerita se non concordata con Renzi?

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