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Crisi: Togni (Bper), imprese dipendono troppo da banche, serve più coraggio (2)

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(AdnKronos) - Le aziende "si innovano, cambiano e hanno necessità di stare sul mercato e le banche devono saperle seguire". Per questo, prosegue Togni, "dovremmo individuare logiche diverse". Le aziende "dovranno abituarsi ad andare direttamente sul mercato con l'emissione di bond e di prestiti obbligazionari, o con la quotazione in mercati regolamentati". Il sistema bancario, da parte sua, "si sta strutturando; crediamo che la strada giusta sia quella di continuare ad accompagnare le imprese facendo il credito che è necessario". Così "se prima davamo il 90 per cento, speriamo di poter dare direttamente l'80. E il restante il 10 per cento potrà servire per accompagnare l'impresa direttamente sul mercato". Per fare tutto ciò, spiega il manager, "dovremo mettere in conto un processo di digitalizzazione; dovremo, ad esempio, fare necessariamente i conti con l'internet delle cose e dei servizi". E aggiunge: "Noi stiamo cercando di lavorare in questa direzione, tanto che per quest'anno il budget prevede erogazioni, di finanza diretta a famiglie e imprese, per circa 6 miliardi di euro, oltre a investimenti per 140 milioni di euro, destinati in particolare alla tecnologia". La ripartenza, conclude Togni, prende il via da Milano e sta contagiando tutto il nord Italia". Il problema vero, è che "se scolliniamo dagli Appennini, grossi segnali non se ne vedono ancora".

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