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Pensioni: Spi Cgil, in Veneto a rischio tagli 15 mila vedove e vedovi (2)

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(AdnKronos) - "Come detto il disegno di legge va a colpire soprattutto gli assegni delle vedove, che sono in numero decisamente superiore rispetto a quelli dei maschi: 317.278 contro 39.252. Ennesimo sgambetto a una categoria, quella delle pensionate, già abbondantemente penalizzate da un assegno che è mediamente inferiore fra il 30 e il 40% rispetto a quello degli uomini", spiega la Spi Cgil. “Il governo ha giustamente deciso di investire risorse per combattere la povertà – commenta Rita Turati, segretario dello Spi-Cgil del Veneto – Ma, guarda caso, per recuperare tali risorse ha pensato di colpire una categoria non proprio privilegiata, come quella delle vedove e dei vedovi. La cosa davvero assurda, come denunciato dal nostro segretario nazionale Ivan Pedretti, è che si pensa di far uscire la pensione di reversibilità dalla previdenza per entrare nell'assistenza. Con questo piccolo escamotage, sarebbe assoggettata all'Isee che, com'è noto, fa riferimento alla situazione economica familiare e non individuale". "Naturalmente le donne sarebbero le più colpite da questo provvedimento e ciò creerebbe una situazione drammatica, dato che spesso le vedove riescono a vivere dignitosamente proprio grazie alla quota di pensione del marito, quando questi viene a mancare. Quindi, per combattere la povertà, il governo intende rendere più povere le vedove e i vedovi. Cose da pazzi”, avverte lo Spi Cgil. In tale contesto, Rita Turati invita il governo e il ministro Poletti ad “aprire immediatamente un tavolo di confronto su tutte le tematiche che riguardano la previdenza, sempre più sotto attacco da parte di chi per fare cassa non trova altri mezzi che colpire la categoria dei pensionati”.

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